Se dovessi dare un profumo, un
sapore, un colore a questa estate, sarebbe quello degli spaghetti al pomodoro e
basilico, con l’aglio e una punta di peperoncino. Il sughetto “sciuè sciuè”
direbbe mia madre citando mio padre, e c’è proprio tutto in queste due paroline
che non hanno alcun senso, ma mi appartengono, ci appartengono. Perché hanno il
suono della leggerezza e dell’armonia, come una bella canzone, come una bella
donna che “scamaccia” il pomodoro con le mani e lo lascia sfrigolare nel tegame
e il profumo che pervade tutto intorno pare arrivi direttamente dal sole. Che
semplicità! Che godimento! Un’estate lasciata libera di sentire, di lasciarsi
andare, per recuperare un po’ di quella perduta spensieratezza affrancata
dall’ansia del domani. Ho trascorso due mesi senza televisione, senza radio,
senza giornali, volutamente, scientemente. Tanto il mondo me lo raccontava il
web. Ma il quotidiano che mi ha accompagnata sapeva di buono, e c’è bisogno di
un po’ di buono proprio adesso. “Ma tu hai la testa tra le nuvole, metti i
piedi per terra che al rientro sennò ti farai male!” dirà qualcuno.
Permettetemi di dissentire. Come posso raccontare ai miei figli la speranza e
il coraggio, e la forza per andare avanti, per ricominciare, se io per prima mi
lascio abbrutire dalla spirale della disperazione? Ho fatto il pieno
quest’estate, di un carburante unico e prezioso che si chiama vita, perché ne
ho vista tanta, l’ho toccata con mano, ne ho presa e ne ho data, e ho imparato.
Non si smette mai di imparare se si ha l’umiltà di voler ricevere la lezione.
Ho imparato che la nostra paura deriva da tutto ciò che possediamo e facciamo,
non da ciò che siamo. Ciò che possediamo e facciamo è transitorio, noi ci
evolviamo continuamente. Ciò che siamo è la nostra essenza, il succo segreto e
inconfondibile di cui siamo fatti, e quello non può togliercelo nessuno.
Continuiamo a identificarci con ciò che facciamo e dimentichiamo CHI siamo.
Ecco, io quest’estate ho riscoperto questo: chi sono. Semplice, come gli
spaghetti al pomodoro e basilico, con l’aglio e il peperoncino.
Sed
bellissime parole...
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