" La prima regola è che nessuno, e specifico nessuno, dovrà mai sapere quello che ti dirò. [...] La seconda è che non dovrai mai mettere Martina in mezzo a questa storia. [...] La terza è che se non risponderò a qualcuna delle tue domande, non dovrai insistere. [...] La quarta è che non dovrai giudicare. [...] L'ultima regola? Niente sesso tra noi."
E’ la storia di tre ragazzi, anzi
forse il numero esatto non è questo, ma non voglio svelare di più, perché, come
sempre, lascio il piacere della scoperta della storia a chi leggerà il libro.
A me interessa il linguaggio, e
in quest’opera di Giovanni Garufi Bozza, “Selvaggia”, il linguaggio è
preminente. Daniel, Selvaggia e Martina parlano molto, e non solo con le
parole. La gestualità, i movimenti quotidiani, la vita che scorre in ogni pagina,
in ogni riga, sono tutti dialoghi, muti o palesi, per capire e approfondire.
Cosa? Il mistero della coscienza. L’autore è uno psicologo e il suo
protagonista è uno studente di psicologia, quindi gli approfondimenti sono
naturali nella narrazione. L’io narrante scompare quasi davanti alla
preponderanza dei dialoghi, diventando anch’esso parte di una interazione muta
con il lettore. Le descrizioni sono solo un trait d’union tra una conversazione
e l’altra, un legaccio necessario per ambientare i personaggi, per dar loro una
fisicità, un confine. Ma ciò che emerge, e probabilmente era questo l’intento
di Giovanni Garufi Bozza, sono le personalità, con i loro tormenti, lo stupore,
la curiosità, i disagi, quelle caratteristiche tipiche dell’adolescenza che
qui, in questo romanzo, acquistano la forza della rappresentazione.
Tutti noi abbiamo vissuto quel
periodo della nostra vita in cui non sapevamo ancora cosa essere, cosa
diventare e, soprattutto, come. In Selvaggia questo dualismo viene visualizzato,
e allora succede che ce lo ricordiamo, un po’ come riviverlo col distacco del
tempo passato. E sono proprio le descrizioni, dettagliate, cesellate, dell’autore
a rendere tutto così vivo e reale.
Un romanzo ben scritto, una
storia misteriosa e avvincente, dove si respira Roma, con le sue
contraddizioni, le sue giornate pigre e a volte insensate, le sue notti odorose
di tabù infranti, un racconto da percorrere piano, perché lo svelamento dei
protagonisti può essere lo svelamento di una parte di noi.
Autore: Giovanni Garufi Bozza
Editore: DrawUp
Pubblicazione: 2012
Pagine: 320
ISBN: 978-88-98017-03-4
Prezzo: € 12,66
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